Probabilmente sceglie l’avena per il basso indice glicemico e questo va benissimo. Promossa! Qui in Italia è più difficile abituarsi perché non amiamo molto il sapore neutro di questo cereale e, oltretutto, non esistono tanti prodotti da forno a base di avena. Meno brava per la scelta della dieta: dura solo due settimane, ma taglia drasticamente le calorie, riducendole ad appena 900-1000 al giorno. Banditi alcol, pane, amidi, caffeina e frutta.
Largo spazio invece a proteine, verdure e oli di semi. Nessuna novità oltre il “già visto”. L’unica caratteristica peculiare di questo regime alimentare è che bisogna mangiare ogni tre ore per accelerare il metabolismo, e allenarsi per 90 minuti ogni giorno. Non è un sistema facile né raccomandabile: stare sotto le 1200 calorie giornaliere non fa bene per cui, è una dieta fattibile solo se si raggiunge questa quota energetica.
Per l’assenza totale di carboidrati, non andrebbe seguita per più di 15 giorni che è poi il tempo massimo consentito per evitare problemi ai reni. Va bene solo per chi vuole dimagrire in fretta senza soffrire la fame (proteine, verdure e semi assicurano un prolungato senso di sazietà) e senza abbassare il metabolismo. All’inizio consente soprattutto di perdere molti liquidi. Mangiare ogni tre ore è un buon modo di spronare il metabolismo, però fare 90 minuti di allenamento al giorno non è da tutti!