Ama i piatti pronti delle gastronomie di lusso”
Ore 16. Questa settimana ho cambiato orario perché quando c’è di mezzo l’esperto del bon ton per eccellenza, anche il momento giusto ha un suo perché.
“Ciao Enzo, sei pronto ad aprirmi il tuo frigo?”. “Ma certo! Non vorrei però rovinarti la pausa pranzo. Se vuoi, facciamo più tardi”. “Enzo, siamo in pieno pomeriggio, ormai è quasi il momento dello spuntino”. “Oddio! Ecco, vedi che vita faccio? Non mi sono neppure accorto che non mangio da stamattina…”. E’ disarmante e piace proprio per questo.
Magro ed elegante che più non si può. Ti mantieni così saltando i pasti?
A ben pensarci, forse si! La mia vita non è più scandita dall’orologio, neppure quando si parla di mettersi a tavola. Uso il termine “a tavola”, ma sarebbe un vero lusso poterlo fare abitualmente perché, spesso, il mio pranzo è un trancio di focaccia o pizza rossa mangiata al volo. A volte, mi accorgo che non tocco cibo da ore perché mi viene il mal di testa e nello stomaco si è formata una voragine…
No, Enzo. Così non fa bene, e lo sai…
Lo so eccome, ma cerco di compensare scegliendo almeno cibi sani e vitaminici. Per esempio, a colazione non mi faccio mai mancare una spremuta fresca. Arrivo a berne anche 3 o 4 al giorno. Come puoi vedere, il mio frigo è quasi vuoto, ma non mancano mai frutta e pomodori. Ho la fortuna di abitare vicino all’ufficio e, quando posso, pranzo con una fondina di pomodorini e tonno. Per il resto, mangio solo carne di pollo e prediligo il pesce e le uova. I formaggi mi piacciono, ma me li concedo solo raramente perché sono troppo grassi.
E io che ti immaginavo sempre in giro per ristoranti..
Ci vado, ma non cerco piatti elaborati. Amo la semplicità delle cose buone come un bel piatto di pasta. Anch’io cucino bene sai? L’ho imparato da mia mamma che mi ha insegnato anche l’arte del ‘ricevere’. Quando riesco ad andare a trovarla a Napoli, mi prepara le frittelle con i fiori di zucca e con le melanzane. Mi fanno tornare per un attimo bambino! Io, invece, sono bravo con le torte salate, mi sbizzarrisco cambiando di volta in volta gli ingredienti. Che bei tempi quando avevo il tempo di preparare le cene agli amici!
Se volessi invitarti a cena, cosa dovrei prepararti per farti felice?
Una zuppa di legumi e un bel piatto di scarola saltata in padella con olive e capperi. E’ incredibile, ma oggi i cibi che mi piacciono di più sono quelli che, da bambino, detestavo. Verdure e legumi: mai più senza! E poi un bicchiere di bollicine: gustarlo con lentezza è il vero piacere! Bollicine anche per l’acqua, altrimenti non riesco a berla. Mai capito il perché…
Ci sarà qualcosa che ti fa capitolare, però…
Si, ovvio, ma cerco di stare alla larga perché poi dovrei rifarmi il guardaroba. Sono i piatti delle gastronomie pronte: belli, invitanti e saporiti. Giuro, comprerei tutto!
I miei consigli
Saltate i pasti? Occhio all’effetto boomerang!
Quando gli orari dedicati al cibo prendono ritmi disordinati, l’organismo va in tilt perché non può avere a disposizione l’energia che serve, quando gli serve. Ecco spiegata la fiacca che colpisce all’improvviso. Per l’organismo, infatti, niente cibo significa niente attività! Quando si resta a digiuno per troppe ore, la glicemia si abbassa eccessivamente causando la sofferenza del cervello che risponde al deficit di zuccheri con mal di testa, debolezza e nervosismo. E’ il segnale di SOS che l’organismo sta dando per farvi capire che sono esaurite le scorte di energia e che sta iniziando a usare i grassi di riserva…ma aspettate a gioire! Si tratta di un’emergenza forzata che, alla lunga, vi regalerà un metabolismo sempre più pigro: avrete bisogno di sempre meno cibo e basterà poco per farvi ingrassare. Risultato? Oltre a perdere colpi, potreste compromettere la qualità della vita e…del girovita!
I formaggi aiutano a stare in linea
Buone notizie per Enzo e per tutte le persone che rinunciano ai formaggi, considerandoli un peccato di gola: i latticini aiutano a stare in forma! Il merito è di 3 componenti: caseina, calcio e triptofano. La caseina assicura un prolungato senso di sazietà e aiuta a stabilizzare la glicemia, mentre il calcio favorisce il metabolismo e la perdita di grasso a livello addominale, come dimostrato dai ricercatori dell’Università del Tennessee. Il triptofano, infine, aumenta la produzione cerebrale di serotonina che regola l’umore, il desiderio di cibo e migliora la risposta allo stress. Quantità ideali: un etto per i formaggi freschi e 50 grammi se stagionati.
Il pollo? Solo bio o allevato all’aperto!
Il mito delle carni bianche continua a esistere, anche se non è più così da tempo! Oggi, tutti i tagli ‘magri’ delle carni (rosse comprese) ha un analogo quantitativo di grasso. Quello che dovremmo cercare è la “qualità” delle carni che è imprescindibile dal tipo di vita e di alimentazione dell’animale. Quando possibile, scegliete carni provenienti da piccoli allevamenti locali. L’alternativa è la carne biologica: una severa normativa garantisce, tra le altre cose, anche una vita più dignitosa agli animali. Un consiglio speciale per Enzo: al posto del pollo, prova il polpo lesso. A parità di peso, ha la metà delle calorie, così ne puoi mangiare il doppio e ti assicuri un terzo delle proteine che servono in un giorno.
Legumi: almeno 3 volte alla settimana
Ceci, cicerchie, fagioli, fave, lenticchie, piselli e soia sono ricchi di proteine vegetali ma, per poter avere lo stesso tenore proteico di carne e pesce, vanno mangiati insieme ai cereali che forniscono gli aminoacidi che mancano ai legumi. Perfetti, quindi, i classici piatti unici come pasta e ceci, orzo e lenticchie, risotto ai piselli, e in generale, tutte le zuppe di legumi e farro. Vi consiglio la classica ricetta pugliese a base di cicoria con purea di fave: semplicemente deliziosa!