Rappresenta la carta d’identità di ogni prodotto alimentare. Ecco come interpretare alcune informazioni per fare una spesa buona e sana.
Gli ingredienti
Sono scritti in ordine decrescente in base alle quantità presenti nel prodotto.
In pratica: un buon alimento, tra i primi posti, ha materie prime semplici e sane come, per esempio, farina integrale, verdure e uova, e non certo zucchero e grassi. Tra prodotti simili, privilegiate quello con l’elenco più corto: meno un cibo è elaborato (e meno additivi sono presenti), più è genuino.
Il valore energetico
Le calorie si possono esprimere con due diversi sistemi di misura, ma il valore da considerare è Kcal (Kilocalorie). In genere, sulle confezioni sono indicate le calorie per 100 grammi di prodotto.
In pratica: per sapere quante calorie ha una porzione, bisogna moltiplicare le calorie (di 100 g) per i grammi che consumiamo. Prendiamo, per esempio, un formaggio che ha 410 calorie per etto: se ne mangiamo 30 g, dovremmo fare 410 X 0,3 = 123 calorie. Se ne mangiamo 120 g, il calcolo sarà 410 x 1,2 = 492 calorie.
Le Vitamine
Su molte etichette sono indicate anche le quantità di vitamine presenti in 100 g di prodotto. Accanto c’è una sigla che in pochi conoscono: si tratta della «GDA» (o RDA, in inglese) che indica la quantità giornaliera consigliata di quella vitamina. E’ sempre seguita da una percentuale.
In pratica: se in 100 g di prodotto ci sono 12 mg di vitamina C e vicino è indicato “20% GDA” (o RDA) significa che, con quella quantità, vi assicurate il 20% del fabbisogno giornaliero di vitamina C. Più ne consumate, e più vi avvicinerete al limite raccomandato. Attenzione a non esagerare con le vitamine E, D, A e K: gli eccessi di vitamine liposolubili possono essere dannosi.