Siamo alla solite. La primavera è alle porte e, nonostante non abbia ancora verificato se gli abiti di un anno fa ti stanno ancora, il tarlo si insinua. Il cambio armadio, in questa fase dell’anno, ti mette sempre una certa ansia. Il guardaroba invernale è sempre più clemente: con i suoi capi morbidi e larghi archivia per qualche mese l’ansia dei rotolini che, poi, esplode puntuale con l’arrivo dei primi teporini.
Per chiudere la cerniera devi andare in apnea come hai fatto a Sharm nelle vacanze di Natale? Prima di buttarti su una delle tante diete lampo che promettono di asciugarti come uno stoccafisso, fermati un attimo. Già, perché quando la taglia di sempre ti è nemica, può non essere solo un problema di chili di troppo. La strategia “ventre piatto” incomincia, quindi, con un’attenta analisi del problema….perché c’è pancia e pancia.
E tu di che pancia sei?
La ciccio-pancia
Metti una mano sul ventre e premi. E’ soffice come un cuscino? Se prendendo un rotolino di pelle, la consistenza è quella di un wurstel e tra le dita rimane una bella “bistecchina”, il verdetto è insindacabile: l’adipe incalza. Ed evidentemente tu hai più cellule adipose in quella zona: le calorie in eccesso non fanno altro che aumentare il loro volume, innescando il ‘fenomeno pancia’.
Se hai meno di 18-19 anni, arginare il problema prima possibile è ancora più importante perché in giovane età le cellule adipose non aumentano solo di volume ma si comportano un po’ come i personaggi delle soap opera: si moltiplicano, generano due o tre altre cellule grasse e, una volta, raddoppiate, diventa doppiamente difficile sbarazzarsene!
Soluzione:
- Inizia con una giornata depurativa: fai colazione con 1 yogurt probiotico, una banana non troppo matura e un orzo, pranza con un’insalatona mista (bene con 1 uovo sodo) e cena con una passato di verdura e una porzione di pesce. Già dal mattino successivo, ti vedrai più sgonfia: ecco la motivazione giusta per incominciare a fare sul serio!
- Dai un taglio agli zuccheri. Non tanto per il loro apporto calorico (danno 3,75 calorie al grammo contro le 9 della stessa quantità di grassi e 4 delle proteine), ma perché stimolano eccessivamente l’insulina, responsabile dello stoccaggio dei grassi nelle zone ‘critiche’. Tanto più il loro consumo è frequente, tanto più l’organismo è portato a trasformare la loro energia in grassi.
- Evita le diete dissociate del tipo pasta a pranzo e carne a cena. Ogni pasto deve essere costituito da una piccola porzione di carboidrati come riso, pasta e cereali integrali, 150-200 g circa di proteine come carne o pesce con contorno abbondante di verdure. Anche qui, l’obiettivo è mantenere stabile l’insulina per smaltire il ‘di più’. Per velocizzare il dimagrimento, a cena riduci la quantità di carboidrati e aumenta la porzione di proteine (carne e pesce): così dai sprint al metabolismo che, dal tardo pomeriggio, tende a rallentare.
- Bevi un’acqua ricca di bicarbonato (basta verificare in etichetta che i carbonati superino i 600 mg/l): a digiuno, diminuisce l’acidità gastrica riducendo la sensazione di buco allo stomaco che induce a mangiare fuori pasto, mentre, durante i pasti, stimola la digestione.
La zeppelin-pancia
Questa è la tipica pancia che potremmo definire “gassosa”. Quella, per intenderci, che al mattino non si vede nemmeno, e poi, durante la giornata lievita fino a rendere obbligatorio slacciare il bottone. Ovviamente, non può trattarsi di grasso perché il grasso non si forma e non si distrugge così rapidamente. Questo problema può essere causato dalla scelta di cibi sbagliati che, fermentando, producono aria, ma anche dalla cattiva digestione o da una scorretta e insufficiente masticazione. In alcuni casi, è colpa del sindrome del colon irritabile.
Soluzione:
- mangia lentamente, masticando molto bene ogni boccone. Nella saliva c’è un enzima chiamato ptialina che pre-digerisce gli amidi per farli arrivare allo stomaco parzialmente “lavorati”. Se butti giù il cibo senza masticarlo a sufficienza, arrivano puntuali fermentazione, pesantezza e gonfiore.
- Per te, a differenza del caso precedente, sarebbe utilissima la dieta dissociata che basa la sua efficacia su pasti costituiti da alimenti con condizioni digestive simili. I carboidrati preferiscono un ambiente gastrico meno acido rispetto alle proteine per cui non andrebbero mai mangiati insieme: carni, pesci, salumi, uova e formaggi si possono combinare con le verdure, ma non con cibi amidacei che si sposano bene solo tra loro e con i vegetali. Per evitare gonfiori cerca di non consumare insieme proteine diverse come carne e formaggi. Il cheeseburger, in quest’ottica, è il peggio che possa esistere! La frutta? Rigorosamente da sola.
- Impara ad usare le erbe aromatiche per condire ogni piatto come erba cipollina, prezzemolo, basilico, finocchietto: i loro oli essenziali stimolano la digestione e riducono le fermentazioni intestinali.
- Riduci (almeno se devi poi fare una serata…) i legumi: i loro particolari zuccheri uniti alle fibre fermentano facilmente dando origine a gas. Per dininnescare la ‘bomba’ mangiali solo dopo averli frullati come si fa con le creme che costituiscono un primo piatto light.
- Se soffri di colon irritabile, non esagerare con fibre e cibi integrali. Nel tuo caso, meglio le versioni “bianche”.
La happy-pancia
Se sei una frequentatrice abituale di aperitivi e happy hour , e guai a toglierti la tua seratina superalcolica, non ti devi stupire se la pancia lievita. A dimostrarlo scientificamente è stato il dottor Martin Bobak dell’University College di Londra: esagerare con l’alcool favorisce l’accumulo di grasso nella pancia, e non in tutto il corpo come accade quando mangiamo troppo. A rischiare di più non è chi beve un po’ tutti i giorni, ma chi esagera pesantemente ogni tanto (almeno 80 grammi di alcol in una singola occasione pari a 7-8 bicchieri di vino). Questo tipo di pancia è, di fatto, un salvagente di adipe e di ristagni di liquidi causati da alcol e cibi poco sani.
Soluzione:
- Quando vai all’happy hour non buttarti solo su pizzette, focacce, pasta fredda e carboidrati in generale. Ci sono locali che propongono anche proteine come pollo, frittate, gamberetti e formaggi freschi, e non fanno mancare sul banco verdure grigliate o saltate. Questi sono i posti che devi privilegiare, cercando di “creare” un pasto il più possibile equilibrato che, nell’insieme, comprenda tutti i nutrienti.
- Tra gli alcolici, il vino ne esce con qualche attenuante: sembra infatti «gonfiare» meno rispetto ai superalcolici, anche perché ha meno calorie e regala antiossidanti benefici. Un flute di bianco ha circa 70 calorie contro le 250-300 medie di un cocktail. Da alternare a bellini e rossini: golosi e freschi con poche calorie. Concesso al massimo un bis.
- Tra le sane abitudini che dovresti prendere se mangi spesso fuori, c’è quella di non farti mancare ogni giorno la tua dose di batteri probiotici che ripristinano l’equilibrio della flora batterica, diminuiscono la fermentazione degli alimenti e combattono la stitichezza. Li trovi negli yogurt probiotici, in alcuni formaggi freschi arricchiti di fermenti vivi e negli integratori alimentari.
- Inutile dirti che la salvezza per rimediare ai bagordi è un’alimentazione ricca di frutta e verdura che dovrebbero essere presenti ad ogni pasto, anche per il loro alto contenuto di potassio, il minerale antagonista del sodio presente in salumi, formaggi e cibi elaborati tipici degli aperitivi che favorisce l’accumulo di acqua nei tessuti.
La vostra diet coach Samantha B.