Un nemico tipicamente femminile da combattere in tutti i modi. Dieta in testa, perché non è una novità che il cibo, se scelto male, può contribuire ad aggravare il problema. Ma c’è una novità. Secondo gli endocrinologi l’imputata numero uno della comparsa dell’inestetismo sarebbe una cena “sbagliata” che, peraltro, è spesso il pasto principale (se non addirittura l’unico) della giornata. L’allarme viene dal Centro romano di endocrinologia estetica per la cura della cellulite e delle adiposità localizzate, presso il quale sono state intervistate, tempo fa, 12.300 donne. I risultati parlano da soli: il 60% di loro segue un regime alimentare errato, soprattutto per quanto riguarda la cena e il “dopo-cena” in cui le tentazioni a base di pasticcini, superalcolici e stravizi vari sono sempre in agguato.
L’errore? Troppi carboidrati e zuccheri
Sotto accusa le quantità eccessive di carboidrati e zuccheri semplici (pizza, dolci, cioccolata), in grado di far comparire la cellulite anche quando il peso si mantiene stabile. Questo significa che, se curiamo poco l’ultimo pasto della giornata – pur mantenendo stabile l’ago della bilancia – la cellulite può peggiorare lo stesso!
Soluzione? La cena anticellulite in 8 mosse
- Se non avete avuto tempo di preparare la cena, evitate le soste in rosticceria tornando a casa. Sono tutti piatti pronti che, per poter soggiornare a lungo nelle vetrinette delle gastronomie, richiedono l’impiego di moltissimi grassi (sulla cui qualità è, peraltro, lecito dubitare…). In particolare state alla larga da pizza al taglio da riscaldare nel forno, affettati e formaggi che, oltre a contenere molti grassi, apportano anche una grande quantità di sale, il minerale “nemico” della silhouette che fa trattenere liquidi nei tessuti. Nel caso in cui dovete ricorrere al take away optate per una vera pizza, possibilmente cotta nel forno a legna della pizzeria.
- Non crediate che saltare i pasti faccia calare la cellulite. Anzi. Una volta a letto, la fame e il brontolio di stomaco potrebbero impedirci di prender sonno, costringendoci a un fuori-pasto molto calorico e poco salutare in ore tarde (il nostro organismo immagazzina le calorie che non gli servono per produrre energia sotto forma di adipe).
- Se il vostro stile di vita vi porta spesso a cena fuori, approfittate per consumare un pasto frugale a base di proteine (carne e pesce) e pochi carboidrati. Questa è la combinazione giusta per ottenere due vantaggi: stimolare il consumo dei grassi (grazie alla stimolazione di un ormone chiamato glucagone) e rallentare la digestione (le proteine rallentano il tempo di svuotamento gastrico e l’assorbimento dei carboidrati, stabilizzando la glicemia).
- Per tenere sotto controllo i livelli di insulina che, quando sono troppo alti tendono a farci ingrassare, cercate di consumare la pasta e il riso al dente: hanno un indice glicemico più basso.
- Dopo le 19.00 limitate o, meglio, evitate di mangiare amido e zuccheri. A cena è dunque preferibile evitare contorni che contengono amido, come patate e piselli, e preferire quelli a basso indice glicemico come asparagi, broccoli o fagiolini verdi.
- Per aumentare la velocità di consumo dei grassi mangiate in abbondanza verdura e fate attenzione ai dolci: mangiati prima di andare a letto, e più in generale nelle due ore che precedono il sonno, fanno aumentare i livelli di glicemia nel sangue.
- Quando uscite dall’ufficio o dal lavoro, invece di fare l’aperitivo alle 18.00 o di spiluccare in attesa della cena, sarebbe più utile per il metabolismo anticipare la cena a quell’ora.
- Dopo aver cenato è meglio uscire invece di sedersi in poltrona: in questo modo si brucia una buona quantità delle calorie assunte e il metabolismo, stimolato dalla passeggiata, continuerebbe a bruciare il grasso nel corso della notte. Il fatto di svegliarsi al mattino con un buon appetito è il segnale che durante la notte sono state smaltite le energie di deposito e soprattutto i grassi. Senza dimenticare che le calorie in eccesso si possono anche bruciare sotto le lenzuola: con un rapporto sessuale si arrivano a bruciare più di 500 calorie (in alcuni casi anche 1.000) e si stimolano ghiandole (catecolamine surrenali) che producono ormoni e che attivano il metabolismo!
E quando si esagera…. la dieta del giorno dopo
E se la sera non siete riuscite a resistere a qualche peccato di gola? Nessun problema. Per rientrare nei ranghi potete seguire la “dieta del giorno dopo”, assumendo molti liquidi dalla colazione, ad esempio a base di frutta e/o succhi diluiti, fino al pranzo che va limitato a un pesce o carne cotti alla griglia con verdure. Volendo potete scegliere di sostituire questo pasto con frutta a piacere e con 5 grammi di aminoacidi (in vendita nelle farmacie), da ripetere anche a merenda. Per cena è perfetta una minestra. In questo modo sarete subito più sgonfie e avrete perso tutto o in buona parte le calorie in eccesso della sera precedente.
La vostra diet coach Samantha B.